Le Poste Svizzere stanno sperimentando un servizio di recapito con i droni. Non che abbiano intenzione di istituirlo subito, ma pensano di risolvere i problemi che presenta nel giro di qualche anno. Da tempo, se si ordina un libro o un pezzo di computer on line il pomeriggio di un giorno infrasettimanale, si è sicuri di veder arrivare un cortese “messaggero” col pacchetto entro la mattina del giorno successivo. Arriva tramite posta? Neanche per idea. In tutti i casi arriva un impiegato di una ditta di consegna privata, puntuale come un orologio.
Il servizio postale italiano, che fa di tutto, è alla preistoria rispetto a quello svizzero, tedesco o austriaco. Prendiamo le raccomandate, adesso che se ne può seguire l’iter. Se ne mandi una all’estero , questa dagli uffici locali arriva a un ufficio di smistamento milanese in un tempo semi decente (2/3 giorni) e lì poi giace anche per una settimana o dieci giorni. Perché? Mistero.
Se poi una raccomandata la si riceve, l’avviso del postino a voce è un ricordo del passato. Adesso ti infilano nella cassetta una strisciolina di carta che di norma finisce schiacciato sul fondo, con l’avviso della giacenza ( però dalle 11 del giorno successivo) e chi s’è visto s’è visto. Così il giorno dopo con la strisciolina si fa un’oretta di coda per venire in possesso della raccomandata. Come servizio non c’è male. Non consegneranno neanche più la posta ogni giorno (nella preistoria i portalettere passavano due volte al giorno) ma una sola volta ogni due giorni secondo uno schema alchemico circa le zone della città,
Presto o tardi dovremo anche noi ricorrere a servizi privati per tutto, non solo per documenti delicati come facciamo oggi non fidandoci del postital (cari, è vero, ma sicuri).
Leonard E. Reed, economista americano, vide già nel 1958 la necessità dell’ iniziativa privata nel servizio postale. “In questo campo, dove gli uomini sono stati lasciati liberi di tentare essi… consegnano due chili di petrolio dal Golfo Persico alla Costa Occidentale (degli USA)-metà del giro del mondo – per meno denaro di quello che il governo fa pagare per spedire una lettera di venticinque grammi da un lato all’altro della strada,”
E il recapito coi droni? Da noi sarà per sempre un sogno, per lo meno fino a che il servizio postale sarà in mano alle poste falso-private. In compenso la nostra mala, sempre all’avanguardia, ha trovato che i droni sono ottimi per consegnare in giro le polverine varie.