“”Quali azioni sono state messe in campo per contrastare la dispersione scolastica? Il tavolo di coordinamento dell’accordo di rete annunciato su tale tema si è costituito ed è operativo? Quali sono le azioni che sono state avviate per la realizzazione di percorsi strutturati di orientamento alla formazione e al lavoro e quali gli strumenti che sono stati individuati per rafforzare nei giovani la consapevolezza dei propri bisogni e delle proprie aspettative?”” A porre queste domande con una interrogazione appena depositata è la capogruppo di Fdi-Popolo della Famiglia Elisa Rossini.
“”Il Rapporto Invalsi per l’anno 2021 evidenzia come, ad eccezione degli alunni della primaria, alle medie e alle superiori la percentuale di alunni che non raggiunge il livello di accettabilità si è innalzata – ricorda Elisa Rossini -. In particolare alle secondarie di primo grado la percentuale di studenti che non raggiunge il livello di accettabilità in italiano è salita al 44% contro il 35% del 2019, in matematica è salita al 51% contro il 42% del 2019, e alle secondarie di secondo grado (quinta superiore) il 44% non è arrivato al livello minimo di italiano (35% nel 2019) e addirittura il 51%, vale a dire uno su due, in matematica (42% nel 2019). Non solo: è emerso che il 9,5% degli studenti che termina il ciclo di studi (pari a 40-45 mila ragazzi) possiede competenze di base fortemente inadeguate (nel 2019 erano il 7%) tanto che il responsabile nazionale prove Invalsi, ha dichiarato al Sole 24 Ore il 15 luglio 2021 che partendo da questi dati si può stimare che il 23% dei giovani tra 18 e 24 anni o ha abbandonato le aule scolastiche o ha terminato le lezioni senza acquisire le competenze minime – chiude Elisa Rossini -. Alla luce dell’accordo di Rete provinciale citata e delle linee di indirizzo approvate dal Consiglio comunale di Modena “per una nuova politica per le giovani generazioni”, mi chiedo dunque se davvero il Comune di Modena stia attivando concretamente tutti gli strumenti in suo possesso per affrontare il fenomeno della dispersione scolastica””.