Nell’ambito del festival della poesia che si svolge a Castelvetro di Modena, Philippe Daverio venerdi 24 settembre alle ore 17/30 terrà una conferenza al Castello di Levizzano che si trova 2 km sopra a Castelvetro. La conferenza, organizzata dai comuni dell’unione Terre di Castelli, in collaborazione con l’ Adac di Modena, ha per tema: “”Diffido dell’arte che costa poco””, “”Un piccolo omaggio alla fatica””.
Alle ore 21, sempre di venerdì 24 settembre, al teatro Manzoni di Bologna Philippe Daverio intervisterà Bach e Chopin impersonati dai pianisti Leone Magiera e Ramin Bahrami che si esibiranno con un programma di musiche dei due grandi compositori.
Progetto di serata
Intervista “impossibile con Bach e Chopin
con Ramin Bahrami, Leone Magiera e Philippe Daverio
Sul palco un pianoforte grancoda e un salottino moderno con tre poltrone. Entrano Ramin Bahrami, Leone Magiera e il famoso critico d’arte e anchorman Philippe Daverio. Sotto le telecamere della televisione è in atto una specie di “intervista impossibile” a Bach e Chopin, idealmente personificati da Bahrami e Magiera. Il primo, uno dei più apprezzati interpreti della musica di Johann Sebastian Bach alla tastiera, sollecitato, rievoca la predilezione di Bach per la musica da “tastiera” (Clavier): durante l’intervista Bahrami esegue brani dalle sue Variazioni Goldberg, dall’Arte della Fuga e dalle Suite Francesi. Interviene Leone Magiera, celebre pianista, direttore e didatta, che su questo palcoscenico impersonifica il pianista romantico per eccellenza, Fryderyk Chopin, del quale si celebrano nel 2010 i duecento anni della nascita. Chopin/Magiera confessa il suo immenso amore per la musica di Johann Sebastian: durante tutta la sua vita ogni mattina, prima di comporre la propria musica, è con Bach e con i preludi e le fughe del Clavicembalo Ben Temperato che si esercita. Si viene così a scoprire che i due musicisti sono molto legati fra di loro: amano entrambi il belcanto all’italiana, entrambi sono maestri insuperabili dell’armonia e immensi virtuosi alla tastiera. Magiera interpreta al piano brani di Chopin, fra cui la Polacca “Eroica” op. 53 e alcuni Studi op. 10 e op. 25, fra cui “La Caduta di Varsavia” e “Le Arpe Eolie”. Bach sembra ammirare l’arte incantatoria di Chopin, ma fa sentire che anche lui è capace di far “cantare” lo strumento. Chopin-Magiera esibisce il suo proverbiale “rubato” alla tastiera, e subito Bach lo rimbecca e gli dimostra seduta stante che il “rubato” l’ha inventato lui un secolo prima… In un crescendo di battute sulla storia della musica, l’anchorman intrattiene gli spettatori. A fine serata i due grandi compositori si scambiano i ruoli per una sfida musicale: Bach-Bahrami suona una struggente Mazurca di Chopin, e Chopin-Magiera suona una vertiginosa Sarabanda di Bach…
Fatta pace fra i due grazie all’intervento dell’intervistatore, Bach-Bahrami e Chopin-Magiera si abbracciano e suonano a quattro mani una “Marcia Militare” di Schubert e una “Danza Ungherese” di Brahms.
Concerto organizzato con la collaborazione dell’Adac al teatro Manzoni di Bologna.
Il presidente Adac