“Non pagate il canone rai”
Le Fiamme Gialle modenesi, nei giorni scorsi, in Cavezzo (MO) e Vignola hanno perquisito le sedi legali dei M.A.B. (movimento autonomo di base), attivamente impegnati nell’opera di persuasione di cittadini e titolari di esercizi commerciali ad inoltrare la disdetta di pagamento del canone R.A.I., denunciando i due rappresentanti – R.O. di Cavezzo (MO) e V.I. di Vignola.
L’ispezione trae origine da un controllo sulla regolare emissione della documentazione fiscale eseguita da militari della Compagnia di Carpi ad un bar della zona, nel corso del quale veniva rilevato l’esistenza di un televisore di cui il titolare non era in grado di dimostrare il regolare pagamento del canone R.A.I..
I successivi accertamenti consentivano di accertare che il responsabile dell’esercizio commerciale aveva inoltrato una disdetta di pagamento alle sedi R.A.I. competenti avvalendosi della collaborazione di uno dei M.A.B. perquisiti.
L’attività di p.g. resasi necessaria per la palese violazione dell’art. 415 c.p. (istigazione a disobbedire alle leggi che prevede quale pena la reclusione da sei mesi a cinque anni) è stata eseguita perché si è ritenuto fondata la motivazione che nei luoghi perquisiti fossero presenti prove del reato che potevano essere cancellate o disperse.
L’intervento effettuato oltre che alla rimozione dei manifesti esposti ha portato al sequestro di vario materiale interessante dal punto di vista probatorio.
Il materiale sequestrato nello specifico si riferisce a manifesti e volantini inneggianti al non pagamento del canone R.A.I. ed al non pagamento dei contributi al consorzio di bonifica della “BURANA” – Ente di diritto pubblico istituito il 22 luglio 2009 al fine di dare vita ad un unico ente di bonifica nel comprensorio delle province di Modena – Mantova – Ferrara – Bologna e Pistoia. Fra i vari compiti attribuitigli annovera quelli di progettazione ed esecuzione di:
– interventi sulle opere pubbliche di bonifica che si rendono necessarie a seguito di eventi calamitosi;
– opere pubbliche volte alla tutela ambientale ed all’uso plurimo delle acque di interesse del comprensorio affidatagli in concessione.
L’approfondimento dell’attività’ ispettiva, eseguita sotto la direzione del Dott. Vito ZINCANI Procuratore Capo della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Modena ha, altresì, consentito di rilevare che i predetti movimenti perpetravano l’attività’ criminosa anche attraverso un proprio “sito internet” (i cui accertamenti sono tuttora in corso) in cui vi erano pubblicazioni inneggianti l’illegalità del canone e di altre leggi statali.
A seguito delle violazioni commesse , l’attività del Corpo proseguirà mediante l’acquisizione delle dichiarazioni di coloro che hanno aderito all’illecita iniziativa, al fine di accertarne la veridicità ,relativa alla disdetta del Canone R.A.I. che, come disposto sin dal 1938 con il R.D.L., n. 246, è dovuto da “chiunque detiene uno o più apparecchi atti alla ricezione delle radioaudizioni ”.
Guardia di Finanza
Comando Provinciale Modena
Il Comandante Provinciale
(Col. t. SFP Alberto GIORDANO)
Cs