Segnali preoccupanti di ripresa dell’inflazione
Aumenti significativi soprattutto nel settore energetico che incidono sull’intera filiera che porta alla determinazione del prezzo finale.
A Modena c’è una sensibile ripresa dell’inflazione. È quanto emerge dai dati che l’Ufficio Statistica del comune ha presentato questa mattina, 30 agosto, al Comitato prezzi, organo consultivo di cui fanno parte anche le associazioni imprenditoriali. Il tasso tendenziale annuo si attesta infatti al 2,7%, facendo registrare un + 0,1% rispetto al mese di luglio, ed un +1,1% rispetto all’agosto 2005. Si tratta apparentemente di pochi decimali, che però preoccupano Confesercenti rispetto al futuro prossimo. Da un lato emergono i dati assoluti appena citati, che inequivocabilmente evidenziano che i prezzi sono in aumento; dall’altro c’è il dato relativo alle voci che maggiormente incidono sugli incrementi.
Abitazione, acqua, elettricità e combustibili, settori per i quali l’aumento è stato più sensibile con un balzo, dato medio, del + 6,5%, con punte del +17% per quanto attiene l’energia elettrica, +9,8% per il gas per cottura cibi, +13,7% per gas,+10,4% per combustibili liquidi, + 5,8% acqua potabile, +2,2% affitti reali, +2,9% servizi di riparazione e manutenzione casa,+ 3,7% spese condominiali. Unica voce in controtendenza è la tassa rifiuti che diminuisce del 6,9%. Si tratta di aumenti che intervengono per, così dire a monte, e che quindi rischiano di ripercuotersi, a cascata, su tutta la filiera che porta alla determinazione dei prezzo finale di vendita. Basti pensare all’incidenza che hanno dei combustibili su costi di trasporto merci. Questa situazione appesantisce i costi che pesano sulle imprese, soprattutto sulle piccole e medie imprese, e può innescane meccanismi che determinano rialzi su prezzi al consumo.
Oltre a segnalare la propria preoccupazione per i dati del mese di agosto, Confesercenti sottolinea che non possiamo accontentarci di prendere atto, in modo notarile di questa tendenza. Il tema infatti ha anche una forte valenza politica e va affrontato con determinazione per le ripercussioni che l’inflazione provoca sul potere d’acquisto delle famiglie e sulle imprese. Siamo consapevoli che uno dei nodi più complessi riguarda i costi energetici e delle materie prime, fattori che spesso risentono di un andamento dei mercati internazionali sui quali è assai complicato incidere; ma vi è anche una politica nazionale energetica che va profondamente rivista, così come l’intero comparto del trasporto merci e della logistica.
A livello locale auspichiamo da un lato che i processi di razionalizzazione legati alle Multiutility portino ad un ulteriore miglioramento dei servizi nel settore energetico e, attraverso una ottimizzazione delle risorse, anche ad una maggiore competitività dei costi. Dall’altro apprezzeremmo un ulteriore sforzo per valorizzare il lavoro svolto dall’Ufficio Statistica del Comune di Modena e dal Comitato Prezzi, ad esempio andando al di là di una mera rilevazione numerica per cercare di ricostruire una dinamica dei prezzi corretta che si sforzi di individuare le cause scatenanti, in una logica di trasparenza e, ove possibile, con la volontà di introdurre interventi correttivi.