Oggi, 18 ottobre 2011, è un martedì, come nel 2005, quando Bice fu per la prima volta on line. Dato che non amo i bilanci, mi guarderò bene dal farli, in occasione del sesto compleanno del giornale.
Bice non soffre della sindrome dei numeri, non rincorre i risultati dello share, cercando consensi fra i politici o nel mondo della pubblicità, deus assoluto del mondo attuale.
E’ una delle cose cui Bice, nella sua autonomia, nella sua semplicità, ma nella sua dignità, ha sempre tenute lontane.
Un paio di dati soltanto vorrei citare, se posso permettermi di farlo.
Quello relativo agli accessi, che sono andati in crescendo in questi anni, con Bice letta veramente da molte persone e non soltanto a Modena e provincia e il dato, all’opposto, in diminuzione, relativo ai commenti dei lettori, contributi sicuramente meno numerosi che in passato, anche se, talvolta, alcuni articoli recenti ne annoverano a decine.(1)
Inoltre, a fronte dei commenti pervenuti si può parlare di flessione nei commenti pubblicati, dovuta ad una ”moderazione” più attenta, anche con la richiesta di completare con l’indirizzo e-mail il format dei commenti. E’ pur vero che alcune persone sono titolari di un numero di caselle e-mail superiore al numero di capelli che hanno in testa… ma almeno si è provato a dare una regola.
In questi giorni assistiamo a manifestazioni di piazza, dove la protesta pacifica viene schiacciata e travolta dalla barbarie di incivili violenti e devastatori e questo è un grave pericolo ma, sul fronte opposto, un altro grave pericolo è quello di cedere alla condizione collettiva di rassegnato torpore, di fronte ad una classe politica che non è mai stata così squallida e incurante. E qui, almeno per una volta, si realizza una perfetta par condicio, fra Destra e Sinistra, tra fazioni e partiti, tra amministrazione locale e centrale.
Sembra inutile, o vano, esprimere il proprio parere, o proporre qualcosa civilmente, perché, tanto, non cambia nulla…Ma lo scambio di pareri e di idee è sicuramente un arricchimento, e i commenti sono anche segno della volontà di collaborare, dando il proprio apporto, per amore della propria città e della propria nazione.
Per il resto, il ricchissimo archivio di Bice, accessibile a tutti i Lettori, è abbastanza eloquente, è un contenitore di articoli, firmati da giornalisti e scrittori, uomini politici e cittadini qualsiasi;“qualsiasi” nell’accezione migliore del termine, ossia persone vere, reali, siano esse modenesi “doc” o cittadini del mondo. A loro, assai sovente, si devono i contributi migliori, per freschezza, varietà di argomenti, passione.
E’ fonte di grande soddisfazione per tutti noi vedere che Bice ha qualcosa da dire anche a distanza di tempo; è normale, infatti, che vengano letti, o meglio riletti, anche articoli del passato recente o remoto, come risulta dalle statistiche. Preciso che le statistiche non sono pubbliche, quindi non c’è nessuna gara fra gli autori, né c’è spazio per la sterile vanagloria di questo o di quest’altro, tantomeno c’è spazio per gli onanistici “clic” di qualche megalomane. Questo non ha importanza.
Bice dà voce,senza distinzione, al politico e all’elettore, all’amministratore e al privato cittadino, alle associazioni, ai comitati e ai singoli, fa da cassa di risonanza per ogni iniziativa ed per ogni evento. Questo, sì, ha importanza, ed è la più grande delle ricompense.
Non mi piacciono nemmeno le celebrazioni, ma i riconoscimenti affettuosi, e gli auguri, sicuramente sì.
Ho il privilegio di lavorare con Alex Scardina e Dante Fontechiari, gli auguri li faccio a loro, di sempre maggiori successi, nella vita professionale e privata, e così faccio per tutti gli altri Autori che onorano il giornale con i loro scritti.
In particolare gli Autori di questa settimana, Luca Gardinale, C.V. Calibano.
A Bice auguro Buon Compleanno, ringraziando tutti Voi che la leggete, la fate conoscere, la fate crescere e che affidate alle sue pagine i vostri pareri, le vostre idee, i vostri progetti,le vostre proteste, nei commenti e in Agorà.
Grazie, buona settimana, buona lettura del n.294
Ogni tanto firmo per esteso, consapevole e spiacente di occupare quasi un’intera riga… J
Agostina D’Alessandro Zecchin
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1)Qualche settimana fa, Dieffe, nell’articolo intitolato I commenti: dall’«homo sapiens» all’«homo videns» poneva in evidenza, a fronte del costante aumento di accessi, un calo nei commenti, peraltro riscontrato anche su altre testate.