“Com’è dolce sapere che esisti” è dedicato “ a tutte le donne del mondo”.

Condividi su i tuoi canali:

Abbiamo avvicinato ed intervistato Romano Battaglia, lo scrittore che ha anticipato la “new age”, a Modena per tenere a battesimo la poetessa “modenese” Tina Majo

Romano BATTAGLIA è giornalista e scrittore di grande successo (tra l’altro, ha anticipato i temi della new age), è autore e conduttore televisivo e, da anni è il promotore ed il conduttore della fortunata ed importante rassegna culturale del Festival nazionale de “La Versiliana”, che si svolge a Marina di Pietrasanta, al “Caffè letterario Romano Battaglia”, nella pineta dove soggiornò e si ispirò Gabriele D’Annunzio. Da suo Salotto letterario sono passati i più bei nomi del mondo della cultura, della politica, della scienza e dello spettacolo. Romano Battaglia ha anche una grande vocazione per la pittura:  ha avuto come maestro Pietro Annigoni. Da tutta la vita dipinge fiori, paesaggi della Versilia e bovi bianchi che, per secoli, hanno arato i campi della sua terra (è nato a Pietrasanta di Versilia. Abita a Forte dei Marmi, in  una splendida villa con parco, sulla riva del mare). Tutto ciò che riguarda la natura, è sempre stato il suo tema ispiratore. Le mostre antologiche dei suoi quadri hanno spaziato dall’Europa all’America Latina, riscuotendo successi di critica e di pubblico.

Come giornalista (lo è da quando aveva 18 anni) è stato inviato speciale della RAI , autore di numerosi servizi in Italia e all’estero. Tra l’altro, è stato compagno di Antonio Cifariello nella realizzazione per la RAI del documentario sul lavoro italiano nel mondo (“Dalle Ande all’Himalaya”). Ha fatto parte della redazione dei telegiornali delle tre reti RAI. Ha condotto numerosi programmi televisivi di grande successo (da “TV 7” a “Cronache italiane” a “Da Nord a Sud”, a “Il Circolo delle 12” a “Bell’Italia” e, per 16 anni, ha redatto e condotto la famosa rubrica televisiva “TG l’UNA” , che andava in onda ogni domenica alle ore 13 ed è stato il “primo salotto televisivo, in cui venivano intervistati personaggi del mondo della cultura, dello spettacolo e della politica). Come giornalista, collabora anche alle pagine culturali de “La Nazione” con la rubrica “Riflessioni”

Come autore, ha scritto oltre 40 libri, di cui 10 per ragazzi ( “Il pesce lucente” è stato definito la più bella fiaba per ragazzi, aggiudicandosi diversi premi e riconoscimenti, tra cui il “Premio internazionale Andersen”). Ha scritto anche tre libri di poesia .

Tra i  Suoi libri di maggiore successo (da molti sono stati ricavati anche spettacoli teatrali e radiofonici, come la serie di libri “Lettere al Direttore”- si tratta di quattro diversi libri, con tirature che hanno superato le 500.000 copie) , ricordiamo “Notte infinita” (da cui è stata tratta l’opera teatrale, rappresentata al “Piccolo di Milano” con la regia di Giorgio Strèlher), “Storia di settembre” , “Il fiume della vita”, “Cielochiaro”, “Una rosa dal mare”, “La capanna incantata”, “Alle porte della vita”, “Ho incontrato la vita in un filo d’erba”, “Con i tuoi occhi”, “Il dio della foresta” , “Il silenzio del cielo”, “Cielo” , “Un cuore pulito” (Premio UNESCO 2002), “La favola di un sogno”, “Il mare in discesa”, “La strada di Sin”, “Silenzio”, e “Com’è dolce sapere che esisti”. Con i Suoi libri, tradotti in tutto il mondo (soprattutto in Germania, Francia, Corea, Portogallo, Giappone, America Latina, Grecia, Spagna, Inghilterra ed Estonia ecc) ha vinto oltre cinquanta premi italiani ed internazionali.

Sono libri, spesso, corredati di immagini fotografiche e, sempre, di poesie e citazioni di grandi autori che ne avvalorano il messaggio. Ogni volume percorre il medesimo cammino alla ricerca della serenità attraverso la poesia, l’amore, la natura.

Tra i vari riconoscimenti, ricordiamo le onorificenze di Cavaliere di Gran Croce e Grande Ufficiale della Repubblica italiana per meriti letterari e l’onorificenza del titolo di Cavaliere dell’Ordine di Malta, sempre per meriti letterari.

 

Nei giorni scorsi, Romano Battaglia ha tenuto a battesimo la poetessa “modenese” Tina Majo e, nella sala conferenze del “Mammut Club”, ha presentato il suo ultimo libro , “Com’è dolce sapere che esisti”. Abbiamo avvicinato ed intervistato questo  scrittore che tanto successo riscuote presso i lettori, presso le lettrici, soprattutto.

 

 “Cos’è questo suo nuovo libro e a chi si rivolge ?”

 

“Com’è dolce sapere che esisti”  è dedicato “ a tutte le donne del mondo”. Ricostruisce e racconta un viaggio a ritroso nel tempo, attraverso paesaggi e persone con le loro storie e i loro sguardi, in terra di Versilia.

E’ un inno ai sentimenti più veri, ai valori della famiglia. E’ un tributo a mio  padre che era un artista, pur essendo occupato a seguire il lavoro dei campi, e amava leggere. E’ un tributo e un atto d’amore per mia  madre che, era solita invitare, nel pomeriggio, le sue amiche a prendere un caffè e a raccontarsi, a raccontare fatti accaduti in alcuni paesi della Versilia, che avevano come protagoniste proprio le donne. Io, ho già scritto, nei miei precedenti libri alcune di queste storie. Le ho scritte . per ricordare come è dolce sapere che al mondo esistono creature così belle . Sono donne coraggiose, determinate, forti con una grande fede in Dio, in se stesse, nei veri valori della vita. In ciascuna, si può ritrovare l’amica, la sorella, la moglie, la madre, e in loro rifugiarsi, identificarsi, per sentire che non si è soli quando tutto sembra perduto. Ogni volta che siamo stanchi e sfiduciati, è dolce sapere che queste creature esistono, per sostenerci, per aiutarci in silenzio a cance
llare i lividi dell’anima. L’amore e l’energia che sappiamo trasmettere,valgono mille soli, mille lune, mille stelle. Con questo libro, ho voluto comporre un canto d’amore,accompagnato dalle più belle poesie del mondo, dedicate a donne lontane dalla folla, dal successo, anonime, esemplari e piene di luce. Quindi è un libro poetico, edificante, ed è rivolto a tutti coloro che credono ancora nei valori della vita e nei sentimenti”

 

“Perchè le poesie a completamento di ciascuna delle diciotto storie che compongono il libro ?”

 

“Perchè si diventa tutti poeti nel ricordare le persone care che se ne sono andate. Scriviamo versi perchè in tal modo  riusciamo ad esprimere in maniera diretta i nostri sentimenti più puri. Le persone semplici e i grandi poeti di tutto il mondo hanno dedicato le più belle poesie alla madre. Ed io, alla fine del ricordo di mia madre, le dedico una delle più belle e suggestive poesie di Giuseppe Ungaretti, “La madre” appunto. Da sempre scrivo e leggo poesie. Perchè la poesia è una riflessione, è un dono della vita. Sgorgano dall’anima. Fa più rumore una poesia che un albero che cade. Tra tutte le poesie che ho via via letto ed amato durante la mia vita, qui, ne ricordo e riporto quattro  di Rabindranath Tagore, tre di Nazim Hikmet, due di Pablo Neruda, ed una di poeti come Counttee Cullen, Edmond Haraucourt, Antonio Machado,  Madre Teresa di Calcutta, Alda Merini, Pablo Neruda, Giovanni Pascoli,  Fernando Pessoa, Pedro Salinas, Giuseppe Ungaretti e  William Yeats. Per cui, il libro si arricchisce delle più belle poesie del mondo, di tutti i tempi”

 

“Lei crede negli ideali, nell’uomo ?”

 

“Rimanere se stessi in un mondo che in ogni momento si adopera per fare di noi persone qualsiasi, significa combattere la battaglia più dura che un essere umano possa affrontare. Non bisogna mai smettere di combattere per un ideale. E’ sempre un duro cammino . L’uomo è come un giunco leggero, esile :  non occorre che il cielo si accanisca per distruggerlo. Bastano poche gocce d’acqua per piegarlo. Durante il percorso su questa terra non è indispensabile sapere dove ci troviamo, ma piuttosto in quale direzione ci stiamo dirigendo. E’ una esigenza che diventa estremamente importante , specialmente a tarda età.. Dovremmo essere sempre più disponibili verso gli altri ed accettare la sventura come parte integrante dell’esistenza. Il dubbio e l’incertezza vanno affrontati come ostacoli invitabili che si incontrano sul cammino della vita. Per arrivare alla meta talvolta dobbiamo alzare le vele a favore del vento, altre volte contro le sferzate che fanno ingigantire le onde. In tutti i casi è necessario continuare la navigazione senza andare alla deriva o trovare riparo in un porto sicuro”

 

“In questo suo nuovo poema ed inno alla natura, c’è sempre anche Dio . Lei è un uomo di fede ?”

 

“ Quando gli uomini sono andati per la prima volta nello spazio, è come se avessero gettato dei semi nei campi infiniti dell’universo. Lassù sono germogliati alla luce di un nuovo sole e sotto l’influenza di una nuova luna. Quegli uomini hanno vissuto una vita da asceti, alla maniera dei grandi contemplatori. Nella missione sulla terra, invece, ciascuno uomo è un meraviglioso universo completo. Nessuna stella, nessuna galassia può vantare la perfezione e la bellezza di un corpo umano. Distruggere anche una sola opera d’arte, quale è questa, è un delitto che grida orrore all’universo stesso.

Quanti pensieri mi affiorano alla mente davanti a quello che fu l’orto di pomodori di mio padre. Parlare di pomodori e di universo al tempo stesso sembra un assurdo, eppure anche un semplice frutto della terra è un piccolo capolavoro che racchiude in sè l’anima del mondo.

In un pianeta, quale è la terra, tanto progredito, si tiene così poco conto della vita umana. Tutte queste mie considerazioni sull’uomo  le vado facendo mentre ricordo mia madre oppure , nel mio continuo viaggio nella memoria, ricordo una donna semplice che rispettava la libertà di tutti, si alzava presto al mattino per aiutare i poveri. Piccola, semplice, decisa, umana, indimenticabile. E’ la madre di tutte le madri , la donna di tutte le donne, è Madre Teresa di Calcutta, che ho avuto il piacere, l’emozione di conoscere e intervistare. Mi ha conquistato anche per la sua forte fede, per il suo amore per l’uomo e per Dio. Ho capito che Dio è come il vento: passa attraverso campi, foreste e città senza essere visto. Dio aiuta tutti quelli che si alzano presto la mattina. Noi , non siamo viaggiatori dell’infinito, ma dell’abisso profondo della terra. Solo attraverso Dio, credendo in Dio possiamo conoscere e apprezzare l’ordine meraviglioso dell’universo e l’immensità di Dio. E capire che ciascun uomo è un meraviglioso universo completo, è perfezione e bellezza di un corpo umano, creato da Dio”

                                                                                                                     

[ratings]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

In evidenza

Potrebbe interessarti anche...

Benvenuto Dicembre!

Sede di Sassuolo  Sede di Formigine  Sede di Maranello Appuntamenti del WeekendSpazio aperto – sede di Sassuolo, Formigine e MaranelloSabato 2 dicembre dalle 9 alle 12.30 – Momenti di

MARINA CANEVE. BRIDGES ARE BEAUTIFUL

Prosegue il viaggio del progetto, tra i vincitori della XII edizione di Italian Council e proposto da FMAV Fondazione Modena Arti Visive.Dopo Maribor, Lione e

IL SINDACO RICORDA GIULIANO MUSSINI

“Una persona straordinaria, tra i principali artefici dell’evoluzione della nostra città, da terra depressa nel primo dopoguerra a capitale mondiale della ceramica. Ho avuto al