Clamoroso: il governo finanzia lo sviluppo industriale con i soldi……della social card !

Condividi su i tuoi canali:

None

Davvero incredibile, ma vero !

 

La  beffa  ai  danni  dei pensionati poveri cambia segno e diventa plateale burla.  Nel pieno della calura estiva, il governo dirotta ben 30 milioni di euro  dal fondo che dovrebbe finanziare la social card, verso le risorse da stanziare per…lo sviluppo industriale .

E’  quanto  si  ricava  da  una imbarazzata intervista del senatore Antonio Paravia,  relatore  di  maggioranza  alla  Legge sullo sviluppo industriale approvata e pubblicata in Gazzetta ufficiale il 31 luglio.

E’  passato  un  anno  da  quando  i  ministri del Governo sbandieravano in televisione  la  bella,  nuova  e  magica  social  card per i pensionati in difficoltà  di reddito, che avrebbero così risolto i loro problemi nel fare la spesa o pagare le bollette .

Abbiamo  visto  in seguito come è andata in realtà: 40 euro al mese per gli over  65  anni con reddito al di sotto dei 6.000 euro/anno, in sostituzione però  di  un  precedente “bonus” che gli anziani fiscalmente incapienti già percepivano, grazie a precedenti accordi fra sindacati e governo.

E  già  sul  nascere,  fu  uno  “scambio”  notevolmente  in  perdita  per i pensionati:  a  proposito  del  mettere  o  meno  le  mani nelle tasche dei cittadini !

Percepivano  il  “bonus”  2  milioni 850.000 anziani a livello nazionale (e 24.500 a Modena).

La socialcard è andata a sole 500.000 persone in tutto il paese  (e  a  sole  1.450  a  Modena).  Per  non  parlare  della  procedura farraginosa  ed  umiliante  per  ottenerla.  Un vero “”gioco dell’oca”” fra i Caaf, l’Inps e gli uffici postali.

Il  governo,  anziché  impegnarsi – come fortemente richiesto dai sindacati dei pensionati – per mettere a disposizione “risorse vere” per fronteggiare seriamente  la crisi sociale ed economica per milioni di anziani poveri, si è  invece  impegnato  in  una  ricerca  ossessiva  per “inventare” risorse, stornandole da altri capitoli di spesa già impegnate su altre finalità. Con gli stessi fondi, far vedere la moltiplicazione virtuale  degli interventi.

Ora,a farne le spese,sono gli anziani ed i cittadini più poveri.

Sotto i riflettori televisivi, il Governo approva, a fine luglio, la “legge per  lo  sviluppo”  delle  imprese  e  in materia di energia (nucleare) con relativi contributi, incentivi, ecc.ecc. alle imprese ed enti territoriali.

A  telecamere spente ed allo scopo di trovare soldi per finanziare parte di quegli  interventi, i ministri Tremonti e Scajola rastrellano qua e là, con il  solito  gioco  delle  tre  carte, ed ecco la bella pensata: il senatore Paravia, relatore di maggioranza, propone e fa approvare un emendamento che toglie  30 milioni di euro dal “Fondo multe dell’Antitrust” che però, a sua volta, doveva già finanziare la social card.

Morale  sconsolante: anziché aumentare le risorse e la platea dei cittadini ed anziani che potrebbero usufruire del già povero sussidio social card, se ne dirottano le risorse per finanziare altri spot pubblicitari su incentivi allo  sviluppo  ed  alle  imprese.  Magari, più avanti impareremo che con i tagli  alla  già  magrissima  card, i pensionati hanno finanziato il futuro prossimo del “nucleare” italiano.

Ci  mobiliteremo  e  proporremo  ai  Sindacati Pensionati di Cisl e Uil una iniziativa  unitaria  per  chiedere con urgenza ai parlamentari modenesi di maggioranza  ed  opposizione  ed  al Prefetto che si facciano interpreti in Parlamento  e  presso  il  Governo,  della  rabbia dei pensionati e che sia presto cancellata questa vergogna.

 

Il segretario generale Sindacato Pensionati SPI/CGIL Modena

[ratings]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

In evidenza

Potrebbe interessarti anche...

San Felice sul Panaro

Casa della Comunità, Calzolari e Guicciardi: “Forza Italia si assuma le proprie responsabilità e solleciti il governo per ottenere le risorse mancanti sulla Casa della Comunità”

Il giro del mondo in 800 presepi

Al Museo del Presepe etnico di Fiorano Modenese, aperto durante le festività. 60 opere della collezione sono esposte anche a Gradara e Cagli in questo periodo Per