
Si è spento un faro, ora splende una stella
Ciao Dante
Non ho gli strumenti per spiegare il turbinio di emozioni che ho provato alla notizia della tua scomparsa. E’ inspiegabile.
Sicuramente ora non sarà più possibile leggere le tue email, i tuoi saluti, poter venire a fare un salto e fare due chiacchiere su tutto e su nulla. O meglio. Tu ci sarai saremo noi che non saremo in grado di sentirti. Sarai una presenza a noi invisibile, ma seppur immateriale costante per i tanti insegnamenti ricevuti, per la grande umanità profusa, per la grande intelligenza sempre dimostrata anche nei piccoli eventi, così come nei grandi. Con quello sguardo che registrava tutto e capiva immediatamente ogni sfumatura.
Mi mancherai, come credo mancherai a tanta gente che ti ha conosciuto, stimato, apprezzato e voluto bene. Mi auguro che mancherai anche a chi non ha potuto valutare appieno quale grande anima tu avessi, quale intelligenza fosse dentro di te, quale sensibilità unica, rarissima in un uomo.
Non ho le competenze per esprimere appieno quanto provo ora, non so come dare lo spessore di questo dolore che come una corona di ferro mi stringe il cuore. Una delle poche consolazioni è che so che tu saprai leggere quanto sto provando in questo momento.
A Modena e non solo mancheranno analisi lucide e precise su situazioni politiche, a noi che ti abbiamo conosciuto mancheranno le tue “dritte” sulla situazione generale e nello specifico. A chi ti ha amato e a chi ti ha conosciuto mancherà la tua parola. Nella mia rubrica non cancellerò i tuoi dati anche se so che non riceverò mai una tua corrispondenza o una tua telefonata, ma per rispetto che provo verso di te. Un rispetto che ben in pochi possono annoverare.