Quando Paolo di Tarso giunse ad Atene notò un monumento con una dedica singolare: Ignoto Deo (= al Dio Sconosciuto).
CITTA’ DEL VATICANO – Gli ammortizzatori sociali anti-crisi sono “”davvero modesti”” e i lavoratori non devono essere una “”inutile zavorra””. L’immigrazione va governata avendo come primo “”criterio”” “”dignità”” e diritti degli immigrati, e non si affronta né solo con “”l’ordine pubblico”” né prevedendo “”sconti in nome di un malinteso multiculturalismo””.
L’impolitico cardinal Angelo Bagnasco, esprimendo la “”sollecitudine”” da vescovo verso “”il territorio in cui sono piantate le nostre chiese””, apre i lavori della 59/ma assemblea generale della Cei e centra due temi sensibili del dibattito politico italiano, con qualche scetticismo sulle soluzioni adottate finora per affrontarli.
Dalla crisi, osserva Bagnasco, non siamo affatto usciti, anzi essa “”sta producendo i suoi effetti più deleteri sull’anello più debole della popolazione”” e questo nonostante la “”comprensibile ansia”” di chi cerca “”i segni di una uscita dal tunnel””. Ma, anche in tempo di crisi, i lavoratori non sono “”una futile zavorra””: il loro “”patrimonio di conoscenze e esperienze”” sarà la “”base da cui ripartire””, una volta superata la crisi.
Altro tema sensibile, l’immigrazione: il presidente della Cei apprezza le “”significative correzioni”” che la Camera ha apportato al ddl sulla sicurezza, ma osserva che “”non hanno superato tutti i punti di ambiguità””.
Come accaduto in altri Paesi, ricorda, “”le nostre autorità hanno risposto con la controversa prassi dei respingimenti”” ai nuovi arrivi di clandestini via mare, ma nonostante la “”sovrapposizione con la campagna elettorale”” bisogna, esorta Bagnasco, non perdere di vista “”il criterio fondamentale con cui valutare questi episodi, al di là delle contingenze..””.
Nelle scorse settimane la Chiesa italiana, non solo ai vertici, si è interrogata proprio sui respingimenti dei clandestini, si sono sentite sfumature diverse, ma uno sconcerto unanime alla vista di persone indifese riconsegnate in nome della legalità e della sicurezza a un destino di esclusione e spregio di ogni diritto. Oggi il presidente dei vescovi ha detto che il criterio “”dirimente”” deve essere “”il valore incomprimibile di ogni vita umana e la sua dignità, i suoi diritti inalienabili””. A chi povero o perseguitato si presenta sulle nostre coste è questo il diritto da riconoscere; ci sono poi, ma in seconda battuta, gli altri valori, e Bagnasco li elenca; legalità, affrancamento dai trafficanti, salvaguardia del diritto di asilo, sicurezza dei cittadini, libertà di vivere dignitosamente nel proprio Paese ma anche libertà di emigrare…… .
25 maggio 2009; 20:14 Ansa
crisi: Bagnasco, lavoratori non siano futile zavorra (di Giovanna Chirri)
Tutto ciò però è in linea solo secondo quanto scritto dai quattro evangelisti!
Poi, con l’avvento di nuovi evangelisti grazie al prezioso apporto dei loro aggiornamenti a fascicoli settimanali ( Giuliano Ferrara fra i tanti) anche con la spinta importante dei militanti della Lega Nord (vedasi le nostre radici cristiane) il celodurismo prese il sopravvento sul deteriore “buonismo”.
BUONISMO, notoriamente caratteristica qualificante ed identificativa del “marxismo-leninismo” troppo buono, tollerante e perdonista con i migranti in genere (Cecenia docet).
Poi, anche con l’apporto culturale di frange di AN e FI (Moschee solo nella reciprocità di nuove chiese cattoliche a Tripoli, Damasco, Dubai, Cairo) un fiorire di nuove chiese nel mondo e una nuova cristianità rinvigorì le profonde e radicate virtù morali della maggioranza del popolo italiano che in questo furono guidate dal fulgido esempio dei leader del centro destra: Berlusconi, Fini, Bossi, Casini. La Family day diventerà presto “festa nazionale”.
Grazie a questi salutari colpo di remi siamo cresciuti e maturati .
Per esempio,
LA TRAGEDIA ANNUNCIATA
I 600 dimenticati del mare:
«Così li lasciarono morire»
Una strage dimenticata in mezzo al mare, un caso agghiacciante di disumanità crudele e assassina. Adesso si conoscono tanti particolari di quella sciagura in mezzo al Mediterraneo, grazie alle intercettazioni registrate « in diretta » dalla Procura antimafia di Bari. La tragedia annunciata, accaduta a fine marzo, si portò via 600 migranti, affondati insieme ai due barconi. Tre volte tanto le stime fatte all’inizio, quando si parlò di circa 200 dispersi. Molte le donne a bordo dei vecchi barconi, vittime innocenti della tratta guidata da schiavisti criminali. Un episodio su cui ha aperto un’indagine proprio la Procura barese e che ha portato alla luce dettagli terribili.
L’Avvenire 23 maggio 2009
Oggi la maggioranza del popolo italiano, compresa molta sinistra, di fronte a simili notizie con equilibrio e ritrovata maturità ha il coraggio di manifestare la sua raggiunta maturità sbottando …e chissenefrega!!!
Già era ora. Il popolo ha finalmente capito che i nemici veri sono “gli straccioni, sporchi, brutti e cattivi che quei galantuomini di Ghedafi e co. non vogliono più a casa loro!!!!
Indietro non si torna! Piaccia o meno alla Cei o ai vari preti a testimonianza
Della nostra autentica cristianità, per esempio, la Lega Nord propone di mantenere il pugno di ferro con chi non rispetta le nostre norme e la nostra cultura costruendo moschee e pregando rivolti verso La Mecca davanti ai nostri luoghi di culto.
Non ho ben capito se a Modena, se vincono le elezioni , diventerà obbligatorio per tutti andare a Messa la domenica
La democrazia?
Roba per “asini”. Parola del leader libico Muammar Gheddafi, che in un discorso pronunciato la scorsa settimana e rilanciato dall’agenzia Jana ha difeso strenuamente la superiorità del suo “Stato delle masse” della Giamahiria, fondato sulle assemblee locali e senza partiti.
“Parlano di un’alternanza di potere tra un partito e un altro, ma in concreto cosa significa? ”, si è chiesto il colonnello, al potere da 37 anni, “significa che le persone vengono guidate come asini”. “Il mondo è stufo di partiti ed elezioni — ha affermato ancora Gheddafi — persino gli intellettuali occidentali sono nauseati dal sistema partitico e dalla farsa delle elezioni” messe in scena dai governi per perpetuare il loro potere. “Riconoscono il fatto che ciò che si ottiene non è la democrazia ma una falsificazione”. “A che serve un’alternanza di potere quando il potere è delle masse? ”, si è domandato il colonnello.(sic)
E allora? Chissefrega!
Di questo noto dirimpettaio ne abbiamo fatto recentemente uno Statista , un nuovo campione della pace, un nuovo astro che sta risplendendo sulle coste della Libia. invitato al G8 di luglio sarà in visita di Stato a giugno a Roma e nel frattempo approfitteremo per dargli la laurea “”honoris causa”” in Giurisprudenza da parte dell`Università di Sassari!
La sinistra italiana cade nel ridicolo non riconoscendo il raffinato valore retorico che il nostro premier fa assumere al grande “”amico Muhammar””, assimilabile a quello dell’amico Vladimir, Salam aleikum ya Muhammar al Khatafy. La destra italiana con questo suo silenzio indecente mostra la sua reale sudditanza .
A volte mi viene qualche dubbio assieme a qualche pensiero: come popolo abbiamo qualche problema!
Su ilGiornale.it il 25 gennaio 2009, un articolo di Gian Marco Chiocci e Luca Rocca svela che noi italiani amiamo intrattenerci con maghi e guaritori, astrologi e taumaturghi. Una cricca di ciarlatani a cui ben 12 milioni di creduloni nostri compatrioti si rivolgono per problemi d’affetto, salute, protezione o lavoro. Da Milano a Roma, da Torino a Palermo, l’intero territorio nazionale è preda di imbonitori che pur senza scrupoli riescono a trovare terreno fertile in quattro milioni di famiglie. I reati di cui vengono più spesso accusati vanno dall’evasione fiscale (praticamente totale) alla circonvenzione d’incapace, dalla truffa all’estorsione, dall’esercizio abusivo della professione medica e psicolo
gica all’abuso della credulità popolare, dalla violazione della privacy alla pubblicità ingannevole.
Se le cose stanno così ha ragione Vittorio Feltri a titolare in prima pagina di Libero Noemi, e chissenefrega .
Il 75% degli italiani , quelli veri , non quelli che non rimangono affascinati dai venditori del nulla tipo Vanna Marchi apprezzano o si disinteressano del privato del premier che pubblicamente non mettendo le mani in tasca agli italiani, poi, gli perdonano qualche licenza ….perché sia i padri che le madri sanno molto bene che l’uomo è “cacciatore” e non è neanche di “legno” e allora.. chissenefrega..e vai!!!!