Achiropita Mascaro: con la sua morte scompare l’unico ostacolo per un gigantesco affare immobiliare
Ogni omicidio ha un movente e, a volte, anche un’utilità pratica. Nel caso della signora Achiropita Mascaro ci sono vicende legate alla battaglie che aveva intrapreso, prima della sua uccisione, che vanno chiarite, anche al di là delle sacrosante indagini degli inquirenti.
Solo i Ds hanno finora preso posizione con appelli generici, a cominciare dal sindaco Pighi, al quale chiediamo di adoperarsi affinché l’Amministrazione Comunale prenda provvedimenti concreti come il passaggio della licenza dell’edicola al figlio della donna uccisa.
L’assassinio della barista, se sparisse l’edicola, comunque lo si voglia vedere, gioverebbe oggettivamente a chi in quell’area vorrebbe costruire lussuosi fabbricati e che per anni non ha potuto farlo per la presenza dell’edicola.
Cosa ha fatto in questi anni il Comune di Modena? Ha attivato a danno della signora Mascaro una attività amministrativa prima e giudiziaria subito dopo, che nei giorni scorsi il Tribunale di Modena ha puntualmente demolito.
Dunque tutta l’impalcatura accusatoria dell’Amministrazione Comunale è crollata e la Achiropita ne è uscita assolta, senza ombre.
Vogliamo che non ci siano ombre anche sul Comune che in questi anni ha fatto di tutto per farla sloggiare dall’edicola. Chi dunque decise di denunciare la donna? Non è il caso di bloccare ogni intervento edilizio in zona? Come mai ci sono stati in quel punto vari interventi di urbanizzazione a cominciare dai recenti e vicini parcheggi? Perché non mantenere in quel luogo l’edicola affidando la licenza della donna a suo figlio?
v. Presidente Regionale CODACONS