Un minuto dopo la chiusura delle urne, con il quorum non raggiunto, si è perfettamente a conoscenza del risultato, con il referendum fallito.
La liturgia post elettorale, per le elezioni politiche e amministrative, vede i concelebranti, capipartito e soci, proclamare, più o meno, vittoria… mentre in quella post referendaria abbondano le lezioni di Educazione Civica, soprattutto ad opera di chi si è astenuto.
Seppure con la gratitudine chiaramente dovuta a chi ci insegna qualcosa, è giusto anche far notare che, avendo regolarmente conseguito la licenza elementare, quelle prime nozioni di Educazioni Civica, sul referendum che prevede Si, No e astensione dell’elettore, sono note a tutti gli italiani. A differenza delle altre tornate elettorali, in cui l’esercizio del voto è un diritto-dovere, nel referendum essa è del tutto legittima.
Inoltre, chiaramente qualsiasi risultato non sarebbe stato risolutore, nè avrebbe mutato istantaneamente la politica energetica del Paese.
In questi tempi in cui il potere ci sta mostrando il suo aspetto peggiore, sguaiato, incompetetente, criminale…votare, anche una cosa “”inutile”” come il referendum poteva costituire un segnale, sostituire il certificato di esistenza in vita del popolo. Il popolo che magari è ammalato di superficialità, di pigrizia, di colpevole indifferenza, ma non è ancora morto. Anzi, forse per tenersi su, un popolo che affronta anche code di ore, pur di presenziare all’apertura di un Centro Commerciale e, fra le altre meraviglie, gustare del pollo fritto. Forse un cibo non proprio salutare… ma così croccante!
Gustarlo, evidentemente, ripaga di tutto… disagi, code autostradali, code alla cassa, ressa sulle scale mobili.
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Vi illustro brevemente il numero on line da oggi. I titoli in grassetto portano direttamente agli articoli, per rendere più agevole la consultazione di Bice anche alle persone che hanno fretta e che non hanno molto tempo a disposizione.
Certificato di esistenza in vita
di A.D.Z.
Come e’ strano il mondo…
di Massimo Nardi
Pretendiamo di dare lezioni di solidarieta’ e civilta’, a un’altra nazione quando, proprio noi, lasciamo i poveri italiani a razzolare nei bidoni fuori i mercati per recuperare qualcosa da mangiare.
Referendum: potevamo evitarcelo
di Alberto Venturi
Due risultati li abbiamo ottenuti, ma in negativo. Abbiamo sottolineato il diritto del non voto in un Paese che sempre meno sente il dovere di andare a votare e abbiamo capito che la politica non guarda a ciò che è giusto, ma a ciò che conviene
60° Ragno d’Oro Unicef
di Roberto Armenia
Assegnato il prestigioso premo ai i “modenesi per nascita o per adozione che, in patria o all’estero, con genialità o intraprendenza, onorano la città di Modena”. Il ricavato della riuscitissima serata (oltre 21.000 euro) è stato devoluto interamente all’ UNICEF.
Trivelle referendarie
di Alex Scardina
Forse si dovrebbe rivedere il concetto di astensione. Non può e non deve essere politicizzata e chiunque può astenersi, non perché d’accordo o in disaccordo con il politico di turno, ma perché incapace di farsi una propria idea sul tema da affrontare.
La vecchia moneta è fuori gioco, la nuova moneta detta le regole
di Eugenio Benetazzo
Le banconote saranno presto un ricordo del passato, al pari di come oggi gran parte del pubblico che si informa mediante la rete considera dinosauri che ancora camminano ad esempio i giornali di carta stampata.
Visti da vicino
di Corrado Corradi
Galleria di immagini della serata di Premiazione del 60° Ragno d’Oro Unicef nella rubrica
Auguro a tutti buona settimana e buona lettura del n. 512-180.