Botte a chi è contro il burqa : da Il Giornale del 21 settembre 2009, pag. 1di Vittorio Feltri
L’episodio in sé non è tragico, ma molto grave per il suo significato paradigmatico della situazione. Altro che integrazione e società multiculturale predicata da chi ha la testa nelle nuvole; siamo all’allarme rosso. Tre o quattro giorni orsono un cuoco marocchino ha ucciso a coltellate la figlia diciottenne colpevole di essere fidanzata con un cittadino italiano e di vivere alla occidentale; e ieri, tanto per gradire, l’onorevole Daniela Santanchè è stata malmenata perché, al teatro Ciak (Milano), dove era in corso la cerimonia di fine Ramadan, protestava pacificamente contro il burqa indossato da numerose donne islamiche.
Ma con questa notizia in prima pagina cosa vuole dimostrare il direttore Feltri? Che verità nascosta ci vuole mai diffondere con questo suo editoriale?
Fatemi capire: In Milano, dunque non si parla di Orgosolo o di La Paz ma proprio di Milano, nella capitale morale della peninsula italica governata dal cav. Silvio Berlusconi: con Bobo Maroni Ministro degli Interni suo coadiuvante; proprio a Milano con Roberto Formigoni governatore in Regione Lombardia; nella Milano con Letizia Moratti Sindaco; Vittorio Feltri ci incensa una ex onorevole parlamentare, a nome Daniela Santanchè, per il suo coraggio mostrato nel denunciare e contrastare o impedire le violazioni della legge in via Ciak da parte di musulmani.
Pensavo che il ruolo di avvocato castigante i fuori legge fosse proprio del Ghedini on. Niccolò, ma la verità del giorno come vedo è ben altra:
Per questo , seguendo questa logica mi pare di aver capito che anche non rispettare i limiti di velocità, che poi ogni anno sono la causa di tanti morti sulle nostre strade, rappresenta una chiara violazione alla legge.
Per questo, visto il persistere di questa inaudito e pericolosissimo malcostume da parte di molti autisti incoscienti e incuranti delle leggi vigenti, ho deciso di intervenire.
Avrei deciso di stoppare questi impuniti o lungo la tangenziale di Modena o in quella di Milano per distribuire loro volantini e protestare pacificamente contro questi irrispettosi dei limiti alla velocità!
Sicuramente il Feltri non mi dedicherà, come ha fatto con la Santanchè, un suo editoriale di plauso, ma probabilmente come scriverebbe qualche suo giornalista direbbe il Giornale di Vittorio Feltri
Anche un ipodotato mentale riesce ad afferrare il concetto che così operando potrei essere fermato per manifesta pazzia o per turbativa dell’ordine pubblico.
Anche se non ho ben capito, grazie a quanto sostiene in questo suo editoriale a chi spetta fare applicare le leggi, secondo il nuovo direttore del Giornale Evidentemente, limite mio, qualche cosa mi sfugge!
(continua)