Ecco cosa può accadere a trascurare le denuncie dei cittadini
Sono ormai quasi due anni che denunciamo le situazioni di degrado di alcune zone di Modena, che chiediamo che vengano trasferiti o chiusi tutti quegli esercizi che non riescono a impedire che i propri clienti si comportino in maniera contraria al vivere civile e all’igiene.
In particolare abbiamo spesso documentato con foto e filmati, gli episodi relativi a chi, anzichè utilizzare i bagni (quando esistono) di quei locali, preferisce espletare le proprie funzioni corporali lungo le strade, o a chi vi getta immondizie ignorando cassonetti e cestini, chiedendo che fossero perseguiti per evitare che problemi risolti ormai da tempo, ritornassero di attualità.
Solo una contravvenzione o poco più, da due anni a questa parte.
E pensare che quando la sanzione fu comminata, per mesi non si dovette più assistere all’indecente spettacolo di chi, non avendo rispetto ne’ per gli altri, ne’ per se stesso, utilizza la pubblica via come una latrina.
Ma tant’è: così come dalle parti di Via Sgarzeria si possono osservare orinare, accovacciate tra un’auto e l’altra, raffinate signore dalla pelle chiara, in Viale Mazzoni può capitare di vedere donne di colore espletare i propri bisogni sotto al cavalcavia, a pochi metri dalla telecamera, alle 16:45 di un venerdì qualunque, o incontinenti gentleman africani, irrorare col proprio piscio aree private.
Può così divenire necessario, poichè il Comune non lo fa, spendere denaro per derattizzare, per la quantità e la mole dei topi che, in queste condizioni, trovano il loro habitat ideale.
Eppure le tasse le paghiamo, e salate, pure.
Possiamo dire una cosa sola dinnanzi a questo stato di cose: che è una vergogna.
E così, considerata l’incapacità da parte della Polizia Municipale di far rispettare il Regolamento di Polizia Urbana di Modena, sarebbe tempo che ai locali che attirano i personaggi responsabili di un simile degrado (che ci riporta troppo indietro nel tempo), venisse imposta la chiusura.