Centro Documentazione Donna

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Personalmente , io donna, non sono mai stata favorevole a parlare di “differenza di genere”!In nessun campo! Parlando poi in particolare di politica è un grande errore  porre sempre in evidenza queste “differenze di genere” perché la DONNA (e non solo la donna…) che fa politica la deve fare per ed a vantaggio di tutti, e non solo per il suo genere! E’ sbagliato,risibile e va contro ciò che in effetti, invece, la donna vorrebbe ottenere : la parità di genere stessa!

Lavorare,”spendersi” per una giusta emancipazione della donna, nel tempo passato ed ancora oggi,è sacrosanto e giusto. Una criticità della donna,purtroppo, ancora oggi esiste in una società ancora troppo spesso maschilista!

Ma non è certo con Associazioni come questa, il nome stesso lo dice “centro documentazione” limitativo che si risolvono i gravi problemi odierni della donna.

Questa è un’Associazione “cosidetta culturale” che fa censimenti, scuola politica di genere , conciliazione di tempi col lavoro,libri,pubblicazioni ed opera di archiviazione.peraltro importanti….  Anzi,sarebbero importanti!….ma proprio se non fossero di genere. Anzi più che di genere si può dire che è un’Associazione di parte, di riferimento politico. Su 29 donne prese in considerazione e citate 26 sono donne politiche di Sinistra (iniziando dalla Jotti e Gina Borellini,donne senz’altro importanti,ma…..non certo di dubbie correnti politiche…)

Alcuni anni orsono visitai questa Associazione e parlo quindi con competenza in materia.  Un’Associazione cui il Comune collabora con il 20%,con finanziamenti non  deve essere etichettata di parte, ma deve riguardare tutti. Sindaco e Comune sono  di tutti in uguale maniera!!! Perché certe Associazioni culturali SI ed altre NO? Per esempio l’Associazione culturale “Arte e Pensiero” per anni ha chiesto una sede, mai concessale! Perché poi si considerano solamente donne politiche? Quante donne importanti ha avuto ed ha questa Città, questa Provincia?

Donne che si sono distinte con valore nei vari campi; per es, la dott.ssa Guidotti Mistrali, l’imprenditrice Molinari, la cantante Freni!! E tante altre. Non basta porsi obiettivi solo a parole!  Non basta archiviare e censire per permettere alle donne di portare avanti le loro sensibilità, non bastano le parole .

Associazioni come questa servono o possono servire come auto pubblicità, come trampolino di lancio politico per chi le gestisce,come vivaio di voti….in questo caso alla Sinistra!  Tutt’altra cosa è aiutare la donna nel suo difficile cammino sociale e di emancipazione.

La Sinistra da sempre si è accaparrato il “merito” dell’evoluzione di parità della donna, ma non è così nei fatti,ma “solo a parole”tale evoluzione ha radici di Sinistra.

Peraltro la Sinistra ha spesso relegato la donna con enormi forzature, separando la donna dall’uomo, credendo di liberarla…..in “riserve indiane” spesso peggiorando la situazione stessa creandone veramente delle DIVERSE e ghettizzandole.

Oggi, invece, finalmente diventa sempre più tema trasversale. Ma con giuste iniziative e più incisive socialmente e politicamente e con contributi anche legislativi:

basta ricordare la legge concreta sullo “stolking” del Ministro Carfagna!

Questo è il problema vero! Violenza fisica e morale alle donne, stupri, uccisioni tragiche, madri, mogli, compagne tragicamente trucidate specialmente ed incredibilmente all’interno della casa e della famiglia!!! Questo è il problema odierno che deve essere invece, realmente trasversale! Qui occorre intervenire,con prevenzione, con controlli, con leggi! Qui occorre intervenire sull’intolleranza religiosa, sociale, culturale! Con leggi, con coesione, con forza e non a parole! Occorre prevenzione , meno irregolarità per ottenere maggiore integrazione! Occorre ridare quella forza alla famiglia, riportare all’interno della famiglia stessa quei valori che,quale tragico retaggio anche del ‘68 così lontano, ma così  colpevole, le sono stati tolti.

Questo dovrebbe riprendere in mano un’Associazione che voglia tentare di risolvere realmente i problemi dalla base e non…con archivi e censimenti.

Il dilagare del “tutto e subito”, “del vivere per l’apparire e non per l’essere” hanno minato alla base famiglia e società.  Occorre focalizzare il problema seriamente e concretamente e rieducare culturalmente al tema soprattutto laddove le donne in certi Paesi sono schiave e succubi. Ma occorre ben altro di un’Associazione di genere e di parte. Occorre che anche l’Europa si svegli! Per ascoltare tante donne veramente senza voce!

Oggi si chiedono 28.000 euro per rinnovo per 4 anni,ciò significa una richiesta al buio perché in 4 anni non si sa come la crisi attuale andrà a finire.

Forse non tutti in questo Consiglio, forse…salvo l’Assessore Colombo…..hanno compreso quanto ormai nei “nostri conti” i nodi siano arrivati al pettine e che “in tempi di vacche magre”…si debba stringere la cinghia.

E’ arrivata la prima “Manovrino” (si fa per dire!) e dovremo trovare risorse per tappare i buchi….del bilancio preventivo! A settembre 2^ manovrina e metteremo mano al Welfare….- Occorre tagliare quindi laddove con criterio, coscienza e professionalità si comprende che si fanno meno danni ai cittadini. Senza tagli sicuri, attenti ed opportuni la nostra Città e la Sua crisi ci porterà alla deriva tragica.

Preferite eliminare servizi, asili, welfare, pagare nuove tasse o stringere la cinghia ad Associazioni, pur importanti,ma momentaneamente non vitali,che magari si potrebbero riunire insieme ad altre in un unico stabile per ridurre le spese comuni?!?

E ricordiamo che anche le Fondazioni non sono un pozzo di S.Patrizio! specialmente in un momento di crisi ed in previsione degli ulteriori problem
i che avremo l’anno prossimo.

Ritornando alle donne il loro,  il nostro è stato un percorso certamente disseminato di difficoltà e non indolore, spesso con momenti non sempre positivi, ancora non completato. Non voglio essere di parte e termino con un concetto espresso da una donna di Sinistra nota, della Bassa, Maria Lea CAVARRA,di cui condivido le parole:“….oggi le donne hanno capito che il loro impegno è quello di tirare fuori dal profondo la loro diversità dall’uomo,diversità non inferiorità!….di poter fare e continuare a fare quello che fa l’uomo, continuando naturalmente a fare quello che come donna ha sempre fatto”

 

Consigliere Comunale. PdL

 

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