Sergio Ramelli, militante del Fronte della gioventù (organizzazione giovanile del MSI), è morto dicannovenne, il 29 aprile 1975, assassinato brutalmente da militanti di sinistra legati ad Avanguardia Operaia.
Oggi, a 42 anni di distanza, la ferita è ancora viva perché, come sulle foibe, “non c’è pace tra gli ulivi”.
C’è, infatti, un filo rosso che lega l’omicidio Ramelli e le vicende contemporanee di intolleranza che vedono protagonisti, in azioni di teppismo e vandalismo, i gruppi antagonisti e i gruppi anarchici. E’ possibile trovare un comune denominatore di matrice politico tra la violenza ideologica della sinistra degli anni settanta e la motivazione della guerriglia di strada dei black block, dei no tav, no tap, no muos, “no tutto” e delle bombe anarchiche e dell’aggressività e prepotenza dei centri sociali che si scaglia a testa bassa contro tutto ciò che odora di identitario e di destra, in una sorta di rinnovata caccia al fascista che sembra essere l’unico collante sempreverde che resiste in un mondo post-ideologico.
Per dibatterne si troveranno domani, sabato 28 aprile alle 17,30 a La Terra dei Padri sul tema “Nel Mirino – dall’omicidio Ramelli agli ultimi casi di intolleranza politica”, il giornalista Giuseppe de Lorenzo de Il Giornale, Giuseppe Leonelli, direttore del quotidiano on line La Pressa e Federica Prati de La Voce di Reggio. Tre nomi di diversa provenienza politica per un confronto a tutto campo over cercare di fare chiarezza e di trovare risposte, considerato che anche il circolo ospitante è stato vittima, con un attentato incendiario un anno fa, della stessa violenza ideologica di sinistra di cui andiamo a dibattere.
Appuntamento in Via Nicolò Biondo 297.
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