Sabato 8 Marzo in occasione della festa della donna, la Comunità Papa Giovanni XXIII, organizzerà un’azione non-violenta contro la prostituzione schiavizzata, rappresentata da una catena umana, nella zona della Bruciata di Modena alle ore 21.30 presso il luogo dove si trovano moltissime donne giovanissime vittime del racket, sfruttate per la prostituzione.
Il grado di civiltà di un popolo si misura dalla dignità della donna, da quanto viene difesa e tutelata in quanto donna e madre. Nessuna donna nasce prostituta ma c’è sempre qualcuno che ce la fa diventare.
Il mercato della prostituzione schiavizzata si sta espandendo notevolmente a causa della crescente domanda e delle organizzazioni criminali dove i magnaccia vengono scarcerati subito e spesso riescono con il patteggiamento a trascorrere neanche un giorno di prigione.
L’esperienza pluriennale della nostra associazione dimostra concretamente che e’ possibile liberare le ragazze dalle strade punendo i clienti in quanto sono colpevoli alla pari degli sfruttatori. E’ un atto di giustizia vietare la prostituzione in quanto e’ un male come afferma la convenzione dell’Onu del 1951 n. 317 che l’Italia ha fatto propria con la legge n. 1173 del 1966 entrata in vigore nel 1980. La stessa convenzione dichiara nell’art.1, comma 2 che “”deve essere punito chiunque sfrutta la prostituzione di una persona anche se consenziente””.
All’evento del 8 Marzo sono invitati tutti coloro che vorranno trascorrere un sabato sera diverso a sostegno della dignità umana, sicuri che anche Don Oreste sarà lì con noi in catena a stringere la mano, nei luoghi dove in prima persona ha tanto lottato per la liberazione degli schiavi, confermando nuovamente che la battaglia della Associazione Papa Giovanni continua.
Il grido di don Oreste Benzi si aggiunge dal cielo al nostro profondo convincimento: siamo fermamente contrari ai quartieri a luci rosse, alle cooperative di prostitute, alle locazioni di immobili, all’affitto di camere d’albergo dove si possa esercitare la prostituzione e a qualsiasi forma di mercificio della persona.
La prostituzione e il male che l’accompagna sono una minaccia per la donna, la famiglia e la società e della festa della donna, la Comunità Papa Giovanni XXIII, organizzerà un’azione non-violenta contro la prostituzione schiavizzata, rappresentata da una catena umana, nella zona della Bruciata di Modena alle ore 21.30 presso il luogo dove si trovano moltissime donne giovanissime vittime del racket, sfruttate per la prostituzione.
Il grado di civiltà di un popolo si misura dalla dignità della donna, da quanto viene difesa e tutelata in quanto donna e madre Nessuna donna nasce prostituta ma c’è sempre qualcuno che ce la fa diventare.
Per questo ci ritroveremo l’8 Marzo con un forte segno e gesto di solidarietà e giustizia in cui decine di persone si terranno per mano tra prostitute e clienti. Persone che si stringeranno la mano con l’intento di interporsi tra chi compra e chi è costretto a vendere il proprio corpo
Una catena umana che ha l’intento di dividere per liberare; un gesto concreto teso a salvare le giovani e giovanissime vittime che ogni giorno sono sfruttate per mano di feroci criminali, tenute incatenate, per soddisfare i perversi desideri sessuali di milioni di clienti italiani. Nel giorno dedicato alla donna l’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII vuole denunciare ancora una volta l’indifferenza di coloro che pur sapendo fanno finta di non sapere.
sono all’origine di tante forme di violenza. Invitiamo tutte le donne a scendere in strada per mettersi dalla parte delle donne vittime di violenze e ingiustizie. Le donne vengano a mettersi dalla parte di chi soffre affinchè la festa della donna diventi un vero segno di speranza per quelle oltre 100.000 donne schiavizzate e sfruttate dai maschi italiani.
L’animatore generale del servizio Antitratta
Roberto Gerali per info: 348.2488130
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Il Responsabile Generale