Buonismo o codardia? Le due facce della stessa medaglia

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Non sono tutti uguali gli esseri umani e non sono tutti uguali neppure gli animali...riflessioni tra assurde giustificazioni di integrazione e pratiche crudeli e, per la maggioranza dei cittadini, inaccettabili. art.di Elvira Garzotti


Non so a quanti sia capitato di vedere in vendita nel reparto carni di alcuni supermercati il prodotto macellato con metodo “halal”.

Eppure, cercando nel portale di una delle catene di cui sopra digitando carne… non appare nessun risultato. Quasi fosse una vergogna parlarne [1] . Perché la macellazione halal [2] è quanto di più crudele e meschino si possa fare in un Paese che ha prodotto ottime leggi a tutela degli animali, che prevede un sistema di macellazione il più rapido possibile con la speranza di infliggere un minor strazio alla bestia da macello.

Non si capisce la necessità di mettere in vendita questo tipo di prodotto, per accontentare una minoranza presente sul territorio ma che scontenta il resto dei consumatori [3] che sanno a che pratica si riferisca la “macellazione halal”.

Trovo assai assurdo doversi piegare alle esigenze di una minoranza di consumatori e far piegare a questa logica anche chi gli animali dovrebbe difenderli (LAV) solo per sembrare “migliori” o più favorevoli all’integrazione di minoranze.

La scusa di stordire un animale non toglie il fatto sostanziale che lo stesso deve morire (secondo la logica halal) dissanguato totalmente a seguito della recisione dell’esofago e della trachea. Non credo che nessuno stordimento tolga all’animale una sofferenza comunque più prolungata della macellazione tradizionale. E oltre a tutto ciò nessuno garantisce che l’animale non soffra perché sviene prima della morte a causa del calo di pressione dovuto alla perdita di conoscenza. Nessuno studio può certificare tale grado di sofferenza.

Senza voler apparire ipocriti, non dico che gli animali non debbano essere uccisi, la maggior parte delle persone se ne ciba, ma trovo poco civilizzato dover abbozzare di fronte ad esigenze di una minoranza che impone un sistema a mio avviso barbaro e crudele per ottenere lo stesso risultato in modo diverso e più rapido.

Quello che mi suona strano, stonato in tutto ciò è anche  che questa scelta avviene nella nostra città, dove il consiglio comunale, non più tardi di lunedì 10 gennaio 2011 ha approvato il regolamento per la tutela dei diritti degli animali [4] .

Anche in questo caso avremo due pesi e due misure? Gli animali non sono forse tutti uguali di fronte alla morte o per alcuni è previsto uno “sconto dello strazio”?

  Elvira Garzotti


Pubblichiamo queste immagini terribili, volutamente lontane dal testo, rimpicciolite e e defilate, per non offendere la sensibilità dei Lettori.

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