Auguri agli illusi.
Ci sono cose facili e cose difficili, a farsi.
Sicuramente una delle più facili è l’esercizio del pessimismo.
Pessimismo derivante dall’osservazione di ciò che avviene nel mondo.
Mondo che le guerre, la crisi economica globale, le calamità e le malattie rendono invivibile e amaro. A questo, nella nostra vita, nella società, come nel privato, si aggiungono la villania, la menzogna, la crudeltà e la sopraffazione, l’irrisione e il giudizio temerario, così spesso presenti nei rapporti umani vicendevoli, così gratuiti e ingiusti da lasciare stupiti, più ancora che addolorati.
Il pessimista ha quasi sempre ragione, pertanto, lo sappiamo, e avere ragione è una delle cose, con il potere, che maggiormente attrae e lusinga, per questo è così diffuso.
Meno facile, perché scarseggiano elementi e motivi, è l’esercizio dell’ottimismo, inteso non certo come l’atteggiamento ilare e ottuso di qualche buontempone, ma come l’atteggiamento positivo di chi, nonostante tutto, anche senza averne più motivo, ancora ha fiducia negli esseri umani.
L’ottimista è chi coraggiosamente procede, per quanto irto, difficile e tortuoso appaia il suo cammino, chi è capace di dimenticare le delusioni e i tradimenti degli amici, e ancora li considera tali, chi spera e crede nella bontà degli uomini, chi ritiene che valga comunque la pena di impegnarsi per cercare di cambiare, o almeno migliorare le cose, a cominciare dal suo microcosmo, dalla sua quotidianità, per arrivare alla società e alla nazione…Appare come il candidato ideale per l’irrisione, è giudicato un illuso.
Ma, per fortuna, qualche “illuso”, al mondo, ancora c’è.
Prima di scrivere, come è consuetudine in questi giorni, qualcosa di beneaugurante per il Nuovo Anno, per tutti i Lettori, a ciascun ottimista, ad ogni inguaribile “illuso”, voglio fare l’augurio migliore :
– Rimani così, perché così vai bene!-
Buon 2009 a tutti.
A.Z.