“Una decisione fondamentale per l’avvio delle procedure di realizzazione della Bretella Autostradale Campogalliano-Sassuolo”. Questo il commento di Vitaliano Turchi, Presidente del Collegio Imprenditori Edili e membro della Giunta di Confapi Pmi Modena, a seguito della decisione del Tar di Bologna (ordinanza n°807/09 del 29 ottobre).
Infatti, accogliendo il ricorso, presentato da Coopsette quale capogruppo del raggruppamento d’imprese con Consorzio Stabile Coseam spa e Autostrade Centro Padane spa, contro il rifiuto di Anas di indire regolare procedura di evidenza pubblica per la scelta del soggetto promotore dell’opera, il Tar ha posto i presupposti per evitare il pasticcio che si stava profilando rispetto all’orientamento di Anas di procedere all’esame soltanto della proposta presentata dall’Impresa Pizzarotti.
“La nostra associazione – prosegue Turchi – ha sempre sostenuto, con forza, l’esigenza di sbloccare in tempi brevi l’iter burocratico relativo alla realizzazione della Bretella Autostradale Campogalliano-Sassuolo, opera di primaria importanza per lo sviluppo del territorio modenese”
“La decisione del Tar – puntualizza Turchi – conferma la direzione da seguire, affinché si creino le reali condizioni per fare della provincia di Modena uno degli snodi centrali della viabilità, non solo italiana ma anche europea. Il nostro territorio non può ulteriormente sostenere il ritardo competitivo causato da una rete infrastrutturale inadeguata, che ostacola la naturale vocazione delle nostre imprese a confrontarsi con la dimensione internazionale”.
Per queste motivazioni, Confapi Pmi Modena da tempo promuove il confronto tra istituzioni e attori socio-economici del territorio, affinché si porti avanti il dibattito sul tema e si avviino le procedure per la realizzazione dell’opera previste dalla disciplina del project financing”.
“L’ordinanza del Tar – conclude Turchi – rappresenta dunque un punto di svolta per l’intera vicenda, in grado di dare maggiore certezza anche rispetto all’urgente soluzione del collegamento con il nuovo scalo merci di Marzaglia. Ci auguriamo che, a seguito di queste decisioni, Anas provveda ad avviare le procedure di realizzazione dell’opera, pubblicando il bando per la scelta del promotore, in un’ottica di trasparenza che tuteli il territorio e le aziende che vi operano”.
Bretella Campogalliano-Sassuolo, la storia (infinita?)
Nella vicenda legata alla realizzazione dell’opera, un ruolo centrale è giocato dall’Anas.
Il progetto previsto dall’ente (del valore di 563 milioni di euro) è stato inserito nel programma delle infrastrutture strategiche finanziabili con risorse private del luglio 2008. A distanza di un anno (luglio 2009) il Cipe ha sbloccato 234,6 milioni di euro per la realizzazione del primo stralcio che collega lo scalo merci di Marzaglia a Campogalliano, ma, a tutt’oggi, non sono ancora state avviate le procedure di gara. Nel 2004 l’impresa Pizzarotti, presentò ad Anas una proposta di project financing spontanea (senza pubblicazione di avviso o indizione di gara) che la stessa Anas dichiarò priva di interesse pubblico. Ne derivò un contenzioso tra le parti, che dovrebbe concludersi con sentenza definitiva da parte del Consiglio di Stato nel prossimo mese di novembre.
Lo scorso marzo un raggruppamento di imprese, con mandataria Coopsette, e che vede al suo interno Co.Seam e la società autostradale Centropadane SpA, ha presentato una proposta di project financing secondo la nuova disciplina (art. 153 comma 16 del Codice degli Appalti).
Tale procedura prevede che trascorsi 6 mesi dalla previsione in atti programmatori della realizzabilità di una determinata opera con il concorso di capitali privati, senza che l’amministrazione abbia dato luogo alle procedure di gara, i soggetti aventi i requisiti per assumere il ruolo di promotore possano, entro i successivi quattro mesi, articolare una proposta di project. Ricevuta una o più proposte l’amministrazione provvede allora a pubblicare apposito avviso per la scelta del promotore.
Una procedura che ha quindi esclusivamente la finalità di dare impulso all’azione amministrativa e alla pubblicazione del bando di gara per la selezione dell’affidatario della concessione.
Anas ha restituito la proposta del raggruppamento di imprese ritenendo, in base alle valutazioni espresse dall’Avvocatura di Stato, di non indire alcuna procedura per la scelta del promotore e di procedere all’esame della proposta Pizzarotti, impresa volta ad assumere essa stessa il ruolo di promotore, senza previa idonea procedura di evidenza pubblica, una volta definito il contenzioso in Consiglio di Stato. Queste scelte hanno portato alla presentazione – da parte del raggruppamento che fa capo a Coopsette – di ricorso al Tar.