Io mi chiedo, ma dobbiamo prendere sempre tutto il peggio dalle nobili tradizioni anglosassoni? Gli ultimi dieci anni li abbiamo trascorsi familiarizzando con Halloween, che mai ci era appartenuta, e ci siamo dovuti abituare (parlo per quelli che come me la subiscono passivamente) ad un carnevale anticipato, in cui si fa la felicità della sola industria dolciaria. Da quest’anno, siccome non sufficientemente contenti, abbiamo dovuto aggiungere anche il Black Friday.
Per quanti si stiano chiedendo di cosa si tratti e del perché alcuni organi di informazione l’abbiano inserita come notizia della giornata (benvenuti nel mondo della radio-televisione commerciale), dirò solo che negli Stati Uniti è il giorno successivo alla festa del ringraziamento e di fatto segna il via allo shopping compulsivo e selvaggio che precede le festività natalizie; una giornata di maxi sconti con cui fare scorte di regali da donare il 25 dicembre.
Ma ne sentivamo davvero così tanto bisogno?
Avanzo una richiesta: la prossima volta possiamo copiare il Thanksgiving Day al posto di queste cretinate?