Basta!

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E’ lecito mettere potenzialmente a rischio la sicurezza dei cittadini onesti e la fiducia nelle istituzioni solo per desiderio di garantismo o per sovraffollamento degli istituti di pena?

BASTA!

Al ragazzo diciottenne che qualche tempo fa, dopo aver sfasciato auto private e delle forze dell’ordine, ha investito a Baggiovara un agente di polizia ferendolo gravemente e che è stato in quel frangente trovato anche in possesso di un coltello a serramanico, sono stati concessi gli arresti domiciliari due giorni dopo i fatti.

Anche al giovane tunisino che di recente ha aggredito una trentenne magrebina in Via Ricci pare siano stati concessi, se è vero che è stato visto scorazzare nuovamente in bicicletta per Modena appena un giorno dopo il suo arresto.

Come pensa possa sentirsi, il magistrato responsabile di cotanto rispetto del principio di presunta innocenza, la gente onesta che vive da quelle parti, la gente che ha visto, che ha testimoniato?

Come pensa possano sentirsi, quel magistrato, le forze dell’ordine?

Perché cercare di non far finire in galera gli innocenti è sacrosanto, ma estremizzare tale principio facendo correre rischi potenziali alle persone innocenti e oneste, quando i reati sono palesi, non appare di molto buon senso.

Perché i pericoli cui si va incontro, al di là di quelli appena citati per i cittadini, sono immensi.

Innanzitutto il rischio costituito dal messaggio diseducativo dell’impunità per persone che, quand’anche non siano arrivati ad uccidere in maniera intenzionale e premeditata, hanno dato ampia prova di non avere nessun rispetto per la vita umana.

In secondo luogo, il rischio che si faccia sempre più strada tra la gente la sfiducia nella giustizia e nelle istituzioni, che, se accompagnata dalla sensazione dell’insufficienza dell’organico delle forze dell’ordine o da quella della vanificazione del loro operato da parte di magistrati poco attenti, potrebbe a sua volta dar luogo a conseguenze assai deleterie per la società civile, per la cui costruzione si è dovuto pagare un prezzo assai alto in termini di tempo e di sacrifici.

Il pericolo, cioè, di un ritorno al “Far West”: sono recentissimi episodi di cittadini che per difendere i propri diritti non si sono rivolti alle forze dell’ordine, ma non hanno esitato a ricorrere alla giustizia “fai da te”.

E l’ultima, peggiore, possibile conseguenza, in un regime di reati via via più numerosi e impuniti ogni giorno, del crescente desiderio di sicurezza e giustizia, di sfiducia verso le istituzioni e di fiducia verso chi potrebbe esercitarla in maniera certa e perentoria, non può che  essere lasciata all’immaginazione di ciascuno.

E allora, a gran voce, diciamo “Basta!”.

Basta con le scarcerazioni facili di gente colpevole di reati, e se il problema è la carenza degli istituti di pena, se ne costruiscano a sufficienza.

Se il problema sono invece leggi troppo “interpretabili” ci si metta mano.

 

 

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