Avanti… non c’è più posto

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Nonostante l’apparente  “voce grossa” fatta dal Governo attuale, l’Europa fa orecchie da mercante.
Nazioni con una situazione economica più florida, con il vantaggio, non indifferente, anche della
scarsa densità di popolazione rispetto al territorio,  ad esempio la Norvegia, potrebbero senza,  molto
danno, accollarsi i migranti… Anche perché,  spazio ne avrebbero sicuramente più di noi. L’immagine
mostra le dimensioni dell’Africa e quelle dell’Italia. Sì, l’Italia è quella figurina rossa.

 

Tra lezioni di umanità spicciola impartite con sussiego  dall’opposizione di Sinistra  e fermezza vanamente evocata dal Governo di Destra, è  veramente difficile trattare  questo argomento senza cadere  nella retorica cui sistematicamente ricorrono i fautori  dell’accoglienza indiscriminata in nome della solidarietà umana da una parte e coloro i  quali, dalla parte opposta,  chiedono che l’accoglienza  sia almeno regolamentata, riservata soltanto a chi realmente ne ha diritto e, in ogni caso, che i migranti siano equamente ripartiti  con le altre nazioni europee.

L’Italia,  invece, considerata porto sicuro, è obbligata, come si vede in questi giorni, con qualsiasi  Governo, ad accettare tutti.  L’Europa fa orecchie da mercante quando si  tratta della ripartizione dei migranti.

Arrivi ufficiali, diciamo, con le ONG… e arrivi cosiddetti “fantasma”,  con barchette e barchini che autonomamente ( con emuli di Giovanni da Verrazzano o Ferdinando  Magellano al timone) approdano indisturbati, toccando le coste italiche senza alcun controllo, senza alcun impedimento, arricchiscono continuamente il numero degli ospiti sul territorio, migranti, rifugiati, richiedenti asilo e quant’altro.
Qualsiasi provenienza abbiano, arrivati con sbarchi ufficiali o  sbarchi fantasma, essi devono essere ospitati, visitati, curati, rivestiti, rifocillati,  alloggiati e via dicendo.
Le strutture di accoglienza straripano, in ogni regione; inoltre,  ci  sono  spese e  assistenze che la pandemia del Covid (da cui siamo  tutt’altro che liberi),  impone, come controlli sanitari ulteriori,  ricoveri negli ospedali, cure specifiche; spazio disponibile a parte, è difficile, assai sovente è addirittura impossibile,  ospitare nella stessa struttura  persone appartenenti ad etnie  che sono in aperta discordia tra loro; persone che della civiltà hanno recepito  l’uso dei telefoni satellitari ma non quello del corretto uso dei servizi igienici; persone che hanno in totale spregio cibo, leggi e costumi del Paese che li accoglie; persone che pretendono ciò che a molti italiani è ancora negato… casa, assistenza, strutture sociali, lavoro… persone che senza inibizioni né rispetto alcuno,  hanno della donna un concetto  decisamente primitivo e soddisfano con lo stupro  i loro  bassi istinti.
Per parlare della situazione attuale dovrei ricorrere al paragone con il mantello  di  San Martino:  qualche anno  fa, in un vecchio articolo, commentavo  l’impossibilità di  aiutare tutti, paragonando la solidarietà verso i migranti,   rifugiati, i  profughi… con il mantello  di San Martino. Diviso in due, fu la salvezza del povero mendicante semiassiderato e tenne al riparo il santo: se, incontrando tanti altri bisognosi,  mendicanti o  poveretti, San Martino avesse continuato a dividere il mantello, alla fine, avrebbe ridotto in brandelli quel prezioso pezzo di stoffa ma, da quella miriade di pezzi, da quegli inutili coriandoli, nessuno avrebbe tratto giovamento. Quei “coriandoli” non avrebbero coperto dal freddo i poveretti, non avrebbero protetto il santo  generoso.

Da questa metafora, si può trarre una  conclusione, indipendentemente dalle ideologie di chi legge, dalle personali opinioni, dalle inclinazioni … Sminuzzare le risorse, ahimè non illimitate, a nostra disposizione, per voler aiutare tutti, oltre che inutile è anche dannoso, perché peggiora la situazione di  moltissimi.

L’accoglienza costa, costa molto in  ogni senso. E se vogliamo parlare  anche solo di costi in denaro, non possiamo permetterci di accogliere tutti, in questo momento di gravissima crisi in particolare. È intollerabile che, nonostante l’apparente  “voce grossa” fatta dal Governo attuale, l’Europa faccia orecchie da mercante, non essendo  disposta ad accogliere nessuno. Nazioni con una situazione economica più florida, anche per il vantaggio, non indifferente, della scarsa densità di popolazione rispetto al territorio,  ad esempio la Norvegia, potrebbero, senza  molto danno accollarsi i migranti…

Anche perché,  spazio ne avrebbero sicuramente più di noi. L’immagine di copertina mostra le dimensioni dell’Africa e quelle dell’Italia, rappresentata da quella figurina rossa.

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