Nuove “”armi di distrazione di massa”” in città? Sì , sono Italia Nostra e Modena Attiva! Gran furore sui media locali, Piazza Grande e Piazza D’ Armi ora e prima l’ ex deposito degli autobus e la manifattura e tabacchi, e ancora l’ area vasta fra via Cannizzaro e Via Aristotele.
In realtà cosa succede? Succede che si “”distrae”” la Procura della Repubblica segnalando fatti che probabilmente non sono nemmeno notizie di reato, i Magistrati sono occupati su delicate indagini di mafia e camorra, più volte il Dott. Zincani lo ha dichiarato pubblicamente e noi ci crediamo e mai vorremmo pensare che i nostri Amministratori sono collusi o contigui ad associazioni a delinquere, sarebbe utile che l’ Assessore Sitta lo dichiari pubblicamente che non è ne mafioso ne camorrista! Le associazioni ambientaliste sono intervenute denunciando l’ inquinamento a Ponte Alto e il pericolo per le falde e l’ acqua per il consumo umano che sono nel sottosuolo dell’ area vasta fra il Villaggio Giardino – Cognento – Marzaglia – Cittanova e Ponte Alto. Il Villaggio Giardino ad esempio non doveva essere urbanizzato, o si cambia la Legge 20 della Regione Emilia Romagna, quella che definisce le distanze di tutela per i pozzi, o si va in Tribunale. La legislazione nazionale definisce in 200 metri la distanza di tutela assoluta. Nemmeno lo scalo merci a Cittanova doveva essere costruito,e sempre le associazioni hanno dato elementi di indagini per tutelare il Fiume Secchia. Italfer, scriveva nella VIA (Valutazione di impatto ambientale) che corredava il progetto dello scalo merci, che avrebbero tagliato alberi storici e che la flora e la fauna erano a rischio, elencandone le specie. Lo scalo merci (inutile) è contiguo alle Casse di espansione del fiume Secchia. Ancora, le innumerevoli discariche abusive, ex cave piene di rifiuti anche tossici, a Montefiorino ad esempio c’è una ex discarica piena di pattume e rifiuti di dubbia natura! Altro che nitrati!
Le associazioni si sono anche occupate dell’ autodromo a Marzaglia, costruito nell’ area definita in questo intervento, e sono intervenuta ad ottobre per denunciare le gare che venivano fatte senza che la proprietà avesse terminato i lavori e quindi non aveva ancora l’ agibilità. Insomma, pare di capire che c’è molta confusione, ma si eviti di “”distrarre”” il Procuratore della Repubblica.
Apprezzo l’ intervento del consigliere della Lega che si è studiato il Codice Urbani, infatti lui dovette smontare un cartellone pubblicitario che era installato al Cimoncino, perché abusivo!
Il Presidente della Consulta per la Tutela dell’ Ambiente.