Come gli Antagonisti, come la Chiesa, come molta parte della società civile, ho trovato pessima la scelta del Comune di Anguillara Veneta di concedere la cittadinanza onoraria al presidente del Brasile Bolsonaro, in nome delle sue origini ma dimenticando quanto di male stia facendo contro il suo popolo.
Però non condivido in alcun modo la violenza che gli Antagonisti usano come metodo di azione, rendendoli troppo simili a quelli della sponda politica opposta. Sono contro la violenza per principio, ma in casi come questo, anche perché inutile e dannosa per dare credibilità alle proprie idee.
Ben diversa e totalmente pacifica la manifestazione di Greta e del suo movimento davanti ai grandi della terra.
Se Bolsonaro avesse visitato la basilica di Sant’Antonio a Padova, non sarebbe successo niente. Chi profana una chiesa profana se stesso, non quelle mura.
Forse, ma ci credo poco, avrebbe avuto occasione di riflettere su un sermone di Sant’Antonio sui doveri di un prelato, ma anche di qualsiasi capo: «La vita del prelato deve splendere d’intima purezza, dev’essere pacifica con i sudditi, che il superiore ha da riconciliare con Dio e tra loro; modesta, cioè di costumi irreprensibili; colma di bontà verso i bisognosi. Invero, i beni di cui egli dispone, fatta eccezione del necessario, appartengono ai poveri, e se non li dona generosamente è un rapinatore, e come rapinatore sarà giudicato. Deve governare senza doppiezza, cioè senza parzialità, e caricare sé stesso della penitenza che toccherebbe agli altri».