Il Comune di Modena continua a favorire alcune categorie di cittadini a discapito di altre. Dopo tanti “favori” a beneficio degli extracomunitari, in particolare quelli irregolari, adesso è la volta degli zingari. Prima l’allestimento di microaree nuove di pacca a spese di “Sandrone”, poi il pagamento di tutte le bollette di Hera, sempre a spese di “Sandrone”. E poi le ridicole affermazioni dell’assessore Maletti che assicura che tanto prima o poi pagheranno. Qualcuno mi deve spiegare perché il Comune non si occupa delle bollette dei sempre più numerosi modenesi poveri (anziani, disoccupati, ragazze madri, malati, ecc. i veri deboli che non possono usare l’intimidazione e la prepotenza come arma di pressione) e vorrei sapere perché se un normale cittadino non è in regola con le sempre più salate parcelle di Hera gli viene immediatamente disconnessa l’utenza (gas, acqua o elettricità che siano), mentre se a non pagare sono i nomadi o i vari enti statali (mi risulta che siano ben pochi gli enti statali di questa provincia che siano in regola con i pagamenti di Hera, addirittura alcuni hanno degli arretrati di anni!), si faccia finta di niente. Tanto paga sempre “Pantalone” ovvero i cittadini onesti e lavoratori, su cui sono spalmati i mancati introiti di una multiutility che, essendo una società per azioni, ha come obiettivo prevalente quello di fare soldi. E pensare che tutto questo patrimonio era una volta cosa nostra, in quanto si trattava delle vecchie municipalizzate, che funzionavano molto meglio e che non dovevano guadagnare sull’erogazione di servizi essenziali. Le cosiddette privatizzazioni (meglio chiamarle svendite a favore dei soliti noti!) hanno impoverito prima i nostri comuni e poi le tasche dei cittadini.
A proposito, come dimostrano la loro riconoscenza i nomadi? Basta leggere la cronaca degli ultimi giorni per avere una risposta (vedi l’irruzione del nomade, padre di una bambina in una scuola di San Damaso, e le sue minacce e violenze nei confronti di alunni ed insegnanti).
Le forze politiche che governano questo nostro territorio, constatato il fallimento delle politiche di integrazione (l’integrazione avviene solo se accettata e condivisa!), oggi ci propongono il principio del multiculturalismo, ovvero l’esatto opposto. Ecco così spiegate tutte queste iniziative quali feste per gli immigrati, allestimento di campi nomadi, insegnamento gratuito dell’arabo nelle scuole, costruzione di nuove moschee, tolleranza per il rispetto delle regole da parte di negozi e ristoranti gestiti da stranieri, erogazione di contributivi a fondo perduto per le loro iniziative, ecc.
Si tratta solo di mezzucci per imbonirsi milioni di stranieri a cui presto verranno concessi cittadinanza, ma soprattutto diritto di voto: è l’ennesima disperato tentativo finalizzato a riguadagnare futuri consensi elettorali dopo il crollo dei sostenitori dell’Unione documentato dai sondaggi. Crollo che trova la sua ragion d’essere in un Governo inetto che sta rallentando la crescita economica e sta impoverendo tutti gli italiani.
– Segretario Prov. del Nuovo PSI di Modena