Precisazione dell’assessora al Welfare del Comune di Modena Giuliana Urbelli
“A Modena, prima in regione, già dall’aprile di quest’anno è stato sottoscritto un Protocollo tra Comune, Prefettura, Associazione Servizi per il Volontariato e Forum Terzo Settore, affinché i profughi trasferiti in città nell’ambito delle operazioni umanitarie, siano inseriti in percorsi di volontariato e impiegati in attività di pubblica utilità”. Lo precisa l’assessora Giuliana Urbelli in merito all’intervento di un consigliere di Quartiere pubblicato oggi sulla stampa.
“In questo contesto sono decine i richiedenti asilo o titolari di protezione accolti sul territorio di Modena che prestano servizio volontario nelle associazioni impegnate in progetti attuati in collaborazione con l’Amministrazione comunale, in particolare nei settori Ambiente e Lavori pubblici.
Una circolare della Prefettura di Modena, conseguente a diverse altre del Ministero, e anche il documento dell’Anci datato 9 settembre 2015 dedicato a “Immigrazione e Accoglienza” specificano che si deve, in ogni caso, sempre trattare di attività di volontariato di pubblica utilità, quindi servizi che partono dall’adesione del singolo beneficiario al progetto di volontariato e prevedono la gratuità della prestazione. Il Protocollo firmato a Modena prevede, tra l’altro, colloqui di orientamento, un percorso formativo specifico e l’individuazione di un tutor che accompagna nel percorso, oltre a un fondo messo a disposizione dal Comune anche per garantire la copertura assicurativa”.