A fuoco lento – Parte prima

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Premetto di non avere intenzione alcuna di inserirmi nel merito della tenzone, che si preannuncia titanica, tra te, emmeci, ed il direttore, così come non intendo valutare la tua critica nei confronti del signor Barbanti, le cui parole a me paiono piuttosto assennate. Ma, dopo aver letto della tua approvazione di quel raffinato “” bugiardissima e ignorantissima””, vorrei che tu facessi qualche riflessione sul pensiero della Fallaci e quello del Citati. Con quest’ultimo ce la caviamo in fretta. Egli è colui che, per screditarla, attribuisce alla Fallaci la pretesa di voler essere la nuova Giovanna d’Arco. Mentendo sapendo di mentire in quanto non esiste al mondo donna più distante dalla Pulzella di Orleans, essendo la scrittrice toscana atea ed avendo sempre ammesso di esserlo. Egli è colui che ci informa, nel tentativo di smentire la Fallaci, di come il Califfato di Cordoba fosse il luogo di tutte le delizie, “”il luogo più civile della storia”” afferma, dimenticandosi poi di raccontare della strage di cristiani effettuata dal civilissimo Califfo per conquistare la città. Il Citati è colui che esalta il pensiero islamico affermando che la cultura greca è giunta ai cristiani ed agli ebrei “”non attraverso le opere di S. Agostino ma dalle traduzioni arabe dei testi antichi””, mentre è vero il contrario. Anzi, gli arabi furono i responsabili del più atroce crimine mai commesso contro la cultura, e cioè l’incendio della biblioteca di Alessandria, i cui libri furono bruciati su ordine del Califfo Omar. Giudica tu, quanto meno, la buona fede del raffinato autore. Quanto al contesto in cui il Citati avrebbe scritto “”papa”” con la minuscola, e che tu affermi esserti sfuggito, provvedo a ricordartelo: è quello in cui il Citati, commentando la visita di Oriana Fallaci al Papa, afferma, con garbo, che quest’ultimo “”può, anzi deve ricevere tutti gli esseri umani, soprattutto i miserabili, i peccatori, gli empi, i malati di mente…”. aggiungendo poi che la Fallaci sarebbe confutabile da qualsiasi studente liceale italiano. Dimostrando così di non conoscere nemmeno il penoso livello medio della cultura dei liceali italiani. Possiamo concludere che, probabilmente a guidare la penna di Pietro Citati sia stata l’invidia: e per l’impressionante numero di lettori che la Fallaci può vantare, e per il fatto, a differenza di lei, di non esser mai stato ricevuto dal Papa.Quanto a quel “”bugiardissima””, che tu dichiari di condividere, se ne dovrebbe dedurre che per te quelle raccontate da Oriana Fallaci a proposito del pericolo islamico sono balle od esagerazioni. Vediamo un po’. Ha mentito Oriana quando ci ha messo in guardia contro il pericolo rappresentato dagli integralisti islamici?Ci fermiamo qui per non mettere troppa carne al fuoco. Il seguito alla prossima puntata

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