Nei primi 3.540 giorni fosti una bimba tenera e vispa. L’inutile strage s’era conclusa da un anno e mezzo e tu sbocciasti in un mondo nuovo, troppo incline a fidarsi di fatui miti.
3.652 furono i giorni tronfi e trionfali di quel mondo. Tu lasciasti le vesti da bambina e fosti adolescente. Scuola e famiglia, dolori e lutti ti fecero donna troppo in fretta, plasmando il tuo carattere dolce e severo.
3.653 giorni seguirono. Nel brodo dei fatui miti i germi di antichi rancori ammorbarono il mondo; calarono di nuovo le tenebre aprendo la via ad un’altra inutile strage. Tu dischiudesti le splendide ali, divenisti amore e donasti la vita.
3.652 furono i gioiosi giorni dell’ardua rinascita. Ad uno ad uno li rivivo, bambino, in un impossibile sogno. Tutta te stessa donasti e tutto eri per me.
2.366 giorni durò ancora il tuo cammino. Poi partisti per il Viaggio, da sola.
Oggi sarebbero stati 32.872 giorni da quando vagisti la prima volta, novant’anni nel dire comune.
Ne sono trascorsi altri 16.009 tutti con te e tutti senza te.
Se fossi qui con noi sarebbe una grande gioia, ma tu ora sei Là, dove gli anni non si contano più.
Auguri lo stesso, Mamma.