Il 13 ottobre l’esondazione del torrente Baganza ha provocato l’alluvione di Parma per la quale una primissima stima dei danni economici ammonterebbe a 100 milioni di Euro, milione più, milione meno.
Come sempre il post alluvione viene seguito dal classico interrogativo: “era evitabile?”.
Pare proprio di Sì!
Infatti nel 2011 venne approvata la realizzazione di una cassa di espansione per il torrente Baganza che avrebbe consentito un esondazione controllata. Di fatto le casse di espansione, molto presenti in Emilia, bastino ricordare Secchia e Panaro, sono aree limitrofe ai fiumi, non insediate, destinate nei periodi di piena ad essere alluvionate; questo per garantire una diminuzione della portata d’acqua dei corsi e per evitare o perlomeno ridurre drasticamente le esondazioni nei centri urbani. Peccato che per quest’opera, per la quale erano stati stanziati circa 16 Milioni dei 30 previsti per la sua realizzazione, passò in secondo piano, prima per la crisi del governo Berlusconi, poi per i tagli di Mario Monti, cui seguì l’emergenza terremoto… e fu così che dell’opera ci si dimenticò.
Ora, io confesso di non essere un genio della matematica, ma il pressapochismo con la quale si agisce quando si tagliano fondi economici è demenziale. La follia di chi ha governato nel 2012 ha prodotto un immediato risparmio di 30 Milioni, ma un deficit di 70 oggi. Risparmiare oggi per spendere di più domani.
Eh sì, tutte capre rubate ai pascoli !!!